SI CONSIGLIA DI UTILIZZARE LA MODALITA' ORIZZONTALE PER UNA MIGLIORE VISUALIZZAZIONE DI QUESTO SITO-WEB!
WE RECOMMEND USING HORIZONTAL MODE FOR A BETTER VIEW OF THIS WEB SITE!

PARROCCHIA SS. ANGELI CUSTODI - Diocesi di Roma

POSTS

HEADLINES:
image

Aprici all’ascolto perché possiamo entrare nella gloria del tuo regno.”

“Aprici all’ascolto perché possiamo entrare nella gloria del tuo regno.” (Colletta). Tutto nelle letture di oggi ci fa intravedere la meta di questo periodo penitenziale, e quella finale della nostra esistenza nell’eternità, essa è il volto di Dio. “Il tuo volto io cerco, o Signore…Non nascondermi il tuo volto.“ “Vattene dalla tua terra” e va, lascia tutto ciò che ti può rallentare, ostacolare o fermare nel cammino “verso la terra che io ti indicherò”. E’ la mia meta, dice Dio, non la tua, non quella che vorresti tu. Lasciamo cadere la zavorra…, lo sappiamo qual è?

Abramo, non partire, non andare, non lasciare la tua terra, cosa speri di trovar?...Il centuplo quaggiù e l’eternità; parola di Gesù.

Non è un viaggio “liscio”, “figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo” (II Lettura), ma sarà sicuro: “Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita”, e questo pellegrinaggio però deve essere vissuto più seriamente di quello dell’anno scorso.

E’ il Paradiso! L’unione intimissima, eterna e gioiosa che Dio prepara per chi gli dà fiducia (Gesù, confido in te!).

Attenti ai profeti di sventure che non riescono ad alzarsi nemmeno di un centimetro da terra, ma sono così impasticciati in essa che non vedono altro se non la supposta incapacità dell’umanità di rizzarsi e salire: “Alzatevi, non temete.”; o che vivono sempre col volto rabbuiato rivolto a terra, senza speranza. “Guardate le cose di lassù…!” (S. Paolo)

La persona di Gesù ci fa vedere ciò a cui dovremmo anelare con passione: “…hai diffuso il tuo profumo, e io l'ho respirato, e ora anelo a te. (S. Agostino, Confessioni)

Ascoltiamo soltanto la Verità: “Ascoltatelo”, e se qualcosa o qualcuno ci rende sordi, i mezzi e gli “attrezzi” non mancano per tornare a sentire. Ce li dà la Chiesa.

Ascoltare chi? L’Amato!”, “il dilettissimo Figlio” (vedi Coroncina della Misericordia).

In questa parola, se sappiamo sintonizzarci su di essa, sentiamo l’immenso amore del Padre che in un abbraccio purissimo col Figlio, unisce i due cuori che sempre battono all’unisono. Amato, perché ha ascoltato il Padre donandogli la vita per la conversione, cioè per la salvezza dell’umanità. Durante la Quaresima sarebbe utile diventare più coscienti di questa offerta fatta per me, per te, per noi!

Immaginiamo il Padre che guarda negli occhi (la finestra dell’anima) il suo unico Figlio in un incomprensibile (per noi) vortice di reciproco amore, fiducia…, ci vorrebbero le parole di un poeta per continuare la descrizione.

“Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto”: gliela diciamo mai questa frase, in particolare nella Comunione?

Sentirsi dire (noi) “sei l’amato” (come ama Dio!) è l’apice della gioia che ci aiuta a sfondare anche i muri della separazione da lui. Infatti, i disastri avvengono quando buttiamo l’acqua nel fuoco, cioè spegniamo l’ardore per Lui e così, separandoci da lui, perdiamo la vita, cioè l’amore, e andiamo infine ad abbracciare la morte. “Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.” (Rom 8,28).

L’impressione di quella visione dell’uomo-Dio deve essere rimasta a lungo nei sensi e nella memoria dei tre discepoli, ma poi è scemata e l’hanno abbandonato per paura. “Alzatevi, non temete!”

Ce lo siamo scordato quante volte in confessione ci ha detto, e l’abbiamo ben sentito, “Alzati, non temere”?

Il cammino per ora è lungo, quaranta giorni, ma dovrà continuare, senza dimenticare, fino a portare a compimento la volontà del Dio amante: ”Camminare alla luce del Vangelo” (Colletta). E se non siamo ancora partiti, è urgente accendere subito i motori per riguadagnare il tempo perduto.

Cosa intendo migliorare in me durante questa settimana?

“Oh, se volessimo vivere le seguenti parole dell’Imitazione di Cristo: “Tu sei veramente il mio amato scelto tra mille, non desidero altro: il mio cuore stia sempre unito a te!”

p.G.