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PARROCCHIA SS. ANGELI CUSTODI - Diocesi di Roma

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VALORE DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Secondo  la Dottrina  cattolica, la Santa Messa è il rinnovamento incruento del Sacrificio della Croce.

Dice, infatti, la Costituzione sulla Sacra Liturgia: specialmente nel divino Sacrificio dell'Eucaristia," si attua l'opera della nostra redenzione"( SC.n.2)...  Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. E' presente nel Sacrificio della Messa sia nella persona del ministro, "Egli che,  offertosi una volta sulla croce, offre ancora se stesso per ii ministero dei sacerdoti" (SC.n.7).

E l'enciclica  di Paolo VI '' Mysterium fidei"  dice:

La Chiesa Cattolica ha sempre religiosamente custodito come preziosissimo tesoro l'ineffabile mistero di fede che è il dono dell'Eucaristia ...! Padri del Concilio Vaticano II•••niente hanno avuto a cuore che esortare i fedeli affinché  con integra fede e somma pietà partecipino attivamente alla celebrazione di questo sacrosanto Mistero, offrendolo unitamente al Sacerdote come sacrificio a Dio per la salvezza propria e di tutto il mondo •..(n. l Mysterium  fidei  Paolo VI).

La   stessa  enciclica  dice poi: Giova  anzitutto   ricordare  quello  che  è  come  la  sintesi  e  l'apice  di  questa dottrina,  che cioè nel Mistero Eucaristico è rappresentato in modo mirabile il Sacrificio della Croce una volta per sempre consumato sul Calvario, vi si richiama perennemente alla memoria e ne viene applicata la virtù salutifera in remissione dei peccati che si commettono quotidianamente.(n. 11).

Anche la successiva  "Eucharisticum  Mysterium", che  è  una  Istruzione  della  sacra  Congregazione  dei riti, afferma: Perciò ''il nostro salvatore, nell'ultima cena.. istituì  il  sacrificio eucaristico del suo corpo e del suo sangue,  onde perpetuare   nei  secoli : fino  al  suo ritorno,  il sacrificio  della  croce,  e  per  affidare così  alla sua diletta Sposa, la chiesa, il  memoriale della sua morte e della sua Resurrezione. Quindi la Messa, o Cena del Signore, è contemporaneamente e  inseparabilmente:

-sacrificio in cui si perpetua il sacrificio della croce;

-memoriale della Morte e della resurrezione del signore che disse ''Fate questo in memoria di me";

-sacro convito in cui, per mezzo della comunione del Corpo e del Sangue del Signore, il popolo di Dio partecipa ai beni del sacrificio pasquale •••

Infatti il signore nello stesso sacrificio della Messa si immola quando" comincia ad essere sacramentalmente presente, come spirituale alimento dei fedeli, sotto le specie del pane e del vino... La partecipazione alla cena del Signore è sempre invero comunione con il Cristo che si offre  per  noi  in sacrificio  al Padre.

…. Ribadito il carattere sacrificate e memoriale della Santa Messa, di tutta la Messa, Consacrazione e comunione, l'Enciclica di PaoloVI al n.13, riportando le parole di San Cirillo di Gerusalemme completa:

"Dopo compiuto il sacrificio spirituale, rito incruento, sopra quell'ostia di propiziazione noi supplichiamo Dio per la pace universale della Chiesa, per il retto ordine del mondo, per l'imperatore, per gli eserciti e gli alleati, per i malati, per gli afflitti e in generale preghiamo noi tutti per tutti coloro che han bisogno di aiuto e offriamo questa vittima •••e preghiamo anche per i santi padri e vescovi e in generale per tutti quelli che in mezzo a noi sono morti, convinti che questo sarà di sommo giovamento a quelle anime per le quali si eleva la preghiera mentre qui è presente la vittima santa e tremenda".

Dovremmo imparare a vedere nella Messa, in ogni sua parte, dall'inizio alla fine questo carattere di sacrificio che il Cristo compie per la nostra salvezza, sino e oltre "ite missa est"(''andate la Messa è finita"), quando cioè inizia in verità il nostro compito missionario di questo  annunzio  di salvezza  per  tutti  gli uomini.

Ai nn. 17 e 18 sempre di questa enciclica il Papa richiama quanto la costituzione conciliare sulla Sacra Liturgia aveva già esposto circa i vari modi della presenza di Cristo nella Chiesa...è presente alla sua Chiesa che prega...è presente alla sua Chiesa che esercita le opere di misericordia ...è presente alla sua Chiesa che predica •••è presente alla sua Chiesa che regge e governa il  Popolo di Dio...

Ma al n.19 ecco che si sofferma su una presenza più particolare che è appunto quella eucaristica, dicendo: Inoltre in modo ancor più sublime è presente alla sua Chiesa che in suo nome celebra il Sacrificio della Messa e amministra i sacramenti. Riguardo alla presenza di Cristo nell'offerta del sacrifico della Messa, ci piace ricordare ciò che San Giovanni Crisostomo pieno di ammirazione disse con verità ed eloquenza:" voglio aggiungere una cosa veramente stupenda, ma non vi meravigliate e non vi turbate. Che cosa è? L'oblazione è la medesima, chiunque sia l'offerente, Paolo Pietro; quella stessa che Cristo affidò ai discepoli e che ora compiono i Sacerdoti: questa non è affatto minore di quella, perché non gli uomini la fanno santa, ma Colui che la santificò. Come le parole che Dio pronunziò, sono quelle stesse che ora il Sacerdote  dice, cosi la medesima oblazione".

La Messa dunque non è la celebrazione di un evento umano, non è un incontro semplicemente ecclesiale come ce ne sono tanti, non è la autocelebrazione del sacerdote che celebra (non dimentichiamo mai che l'efficacia della Messa non dipende dalla santità di chi celebra).

…. Al n.20 il documento prosegue: Queste varie maniera di presenza riempiono di stupore e offrono alla contemplazione il mistero della Chiesa. Ma ben altro è il modo, veramente sublime, con cui Cristo è presente alla sua Chiesa nel sacramento dell'Eucaristia, che perciò è tra gli altri sacramenti ''più soave per devozione, più bello per l'intelligenza, più santo per il contenuto"...Tale presenza si dice ''reale" non per esclusione, quasi che le altre non siano reali, ma per antonomasia perché è anche corporale e sostanziale e in forza di essa Cristo, Uomo-Dio, tutto intero si fa presente.

Notiamo in queste parole magisteriali la centralità che emerge dell'Eucaristia, vero Centro della Chiesa, la stessa Parola o liturgia della Parola, che precede l'offertorio e quindi la consacrazione, è solo propedeutica  ad essa.

Anche la "Eucaharisticum Mysterium" lo ribadisce quando al n.6 dice: La celebrazione dell'Eucaristia è veramente il centro di tutta la vita cristiana, tanto per la Chiesa universale, quanto per le comunità locali della Chiesa medesima. Infatti ''tutti gli altri sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa ordinati...,e al n.7 dice: Dell'Eucaristia "la Chiesa" continuamente vive e cresce.

Dunque: carattere sacrificale, memoriale e centrale dell'Eucaristia. Questo dà alla Messa un valore infinito. Leggiamo al n.4 dell'enciclica di Paolo VI: Ben sappiamo infatti che tra quelli che parlano e scrivono di questo Sacrosanto Mistero ci sono alcuni che circa le Messe private, il  dogma della Transustanziazione e il culto eucaristico, divulgano certe opinioni che turbano l'animo dei fedeli ingerendovi non poca confusione intorno alle verità di fede...Non è infatti lecito, tanto per portare un esempio, esaltare la Messa cosiddetta "comunitaria" in modo da togliere importanza  alla Messa privata; ... A questo proposito il canone 902 del Codice di Diritto canonico afferma: Possono concelebrare l'Eucaristia, rimanendo tuttavia intatta per i singoli la libertà di celebrarla in   modo individuale.

Raccomandava ai sacerdoti nel 2012 Papa Benedetto XVI: Raccomando ai sacerdoti la celebrazione quotidiana della Santa Messa, anche quando non ci fosse partecipazione dei fedeli.

E ancora l'esortazione apostolica "Sacramentum caritatis" al n.80 afferma: Tale raccomandazione  si accorda innanzitutto con il valore oggettivamente infinito di ogni celebrazione eucaristica; e trae motivo dalla sua singolare efficacia spirituale, perché, se vissuta con attenzione e fede, la santa Messa è formativa nel senso più profondo del termine, in quanto promuove la conformazione a Cristo e rinsalda il sacerdote nella sua vocazione.

Se dunque una sola Messa ha un valore infinito, quanto più messe rendono gloria a Dio e sono un immenso bene per le anime.    

Continua…